COS'È LA RITENZIONE IDRICA? SINTOMI, CAUSE E RIMEDI

Si tratta di un inestetismo molto comune generato dalla presenza di fluidi non sufficientemente drenati dai tessuti corporei: ma cos’è esattamente la ritenzione idrica e come si riconosce?

Cos’è la ritenzione idrica?

La “ritenzione idrica” indica la tendenza a trattenere liquidi, che ristagnano soprattutto nelle aree che più facilmente vedono un accumulo di grasso. Infatti, può essere localizzata in specifiche zone del corpo, come cosce, addome e glutei, o generalizzata, se riguarda un po’ tutto l’organismo.

Il segno principale della ritenzione è l'edema, il gonfiore, causato dall’eccessivo accumulo di liquidi nei tessuti e dall'alterata circolazione venosa e linfatica. Nel migliore dei casi, si tratta solo di un inestetismo, ma a volte è collegata anche a dolore, problemi in relazione al proprio metabolismo o rigidità nelle articolazioni. 

Le cause della ritenzione idrica

Si tratta di un fenomeno estremamente diffuso, che riguarda circa il 30% della popolazione femminile, e che è spesso legato semplicemente a una predisposizione fisico-genetica o all’adozione di uno stile di vita scorretto, caratterizzato da una o più di queste caratteristiche: 

  • un'alimentazione eccessivamente ricca di sale o proteine; 
  • il consumo eccessivo di alcolici, bevande zuccherate e il fumo; 
  • un livello di idratazione scarso o insufficiente;
  • uno stile di vita sedentario, soprattutto se combinato all’utilizzo di abiti eccessivamente stretti.

In altri casi, poi, può essere dovuta a tutta un’altra serie di motivi, come:

  • il ciclo mestruale;
  • la gravidanza;
  • l’utilizzo della pillola anticoncezionale;
  • delle carenze nutrizionali;
  • l’assunzione di specifici farmaci (come quelli per la cura dell’ipertensione). 

Solo in situazioni particolari dietro la ritenzione idrica si nascondono cause più gravi, come l’insufficienza venosa cronica, o delle particolari patologie, quali problemi cardiovascolari, ormonali, renali, epatici, tiroidei: per evitare di sottovalutare il problema, quindi, in caso di dubbi, il consiglio è sempre quello di parlarne con il proprio medico o farmacista di fiducia.  

Consigli per riconoscerla

Non tutti sanno che esiste una sorta di “prova del 9” per capire se si è affette da ritenzione idrica. Infatti, spesso è difficile individuare con certezza la differenza tra cellulite e ritenzione idrica. Se la prima è un deposito di adipe in una zona, che dà origine a un effetto estetico disomogeneo, in primis su cosce e glutei, la ritenzione idrica è, invece, un accumulo di liquidi non assorbiti.

Per questo, un test da fare a casa, ad esempio, consiste nel premere con una certa pressione il pollice sulla parte anteriore della coscia per qualche secondo. Se, dopo aver tolto il dito, resta ben visibile l'impronta, tendenzialmente si è in presenza di ritenzione idrica. Se ci si vuole togliere ogni dubbio, è anche possibile fare l’esame del peso specifico delle urine, che fornirà delle informazioni più chiare. 

Come combattere la ritenzione idrica

Dopo aver escluso le cause più gravi, per combattere al meglio la ritenzione idrica è possibile cercare di correggere e limitare i fattori di rischio, portando avanti uno stile di vita il più possibile sano, caratterizzato da: 

  • attività fisica: muoversi in maniera regolare, senza esagerare, per esempio dedicandosi a utili passeggiate a passo sostenuto, per riattivare il microcircolo e rinforzare la muscolatura delle proprie gambe;
  • una dieta a basso contenuto di sale: mangiare cibi caratterizzati dalla presenza di poco sale e, viceversa, ricchi di fibre, permette di mantenere una flora intestinale equilibrata e di favorire il deflusso venoso intestinale;
  • un’ottimale idratazione: è fondamentale cercare di bere con costanza nel corso della giornata, per arrivare a consumare almeno 1,5 o 2 litri d’acqua al giorno, magari aiutandosi anche col consumo di tisane senza zuccheri aggiunti;
  • l’assunzione di integratori e specifici trattamenti: un prodotto come DEPURA MIRTO, per esempio, è utilissimo per aiutare il proprio corpo a eliminare naturalmente tossine e scorie. L’integratore, al gusto di mirto, contiene ingredienti noti per le loro fisiologiche azioni depurative, come il cardo mariano, il carciofo e la betulla, e il drenaggio dei liquidi, come tè verde, finocchio, sambuco e ibisco; 
  • un massaggio con prodotti drenanti: per facilitare il drenaggio e alleviare le tensioni sottocutanee, è spesso utile massaggiare le parti coinvolte usando dei prodotti come l’olio attivo della linea SuperDren® Cellulite, ricco di olii vegetali e fitoestratti, o la crema della stessa linea, un trattamento 3D per ottenere una pelle tonica, elastica e liscia. Per una terapia d’urto può essere utile anche applicare delle fiale di prodotto concentrato durante la notte, quando la barriera cutanea è maggiormente permeabile;
  • comportamenti strategici per stimolare la circolazione: può essere utile, per esempio, posizionare un cuscino sotto i piedi, quando si è distesi, in modo da tenerli sollevati rispetto al resto del corpo.