VITAMINA K: COS’È, A COSA SERVE E DOVE TROVARLA

Il nostro organismo, affinché funzioni correttamente, ha bisogno dell’azione sinergica di numerosi micronutrienti; abbiamo già parlato dell’importanza della vitamina D, mentre in questo articolo indagheremo che cos’è la vitamina K, quali sono i sintomi di una sua carenza e cosa provoca, a cosa serve e dove si trova negli alimenti. Chiariremo anche se potassio e vitamina k sono la stessa cosa e come muoversi nel caso si sospetti una carenza. 

Che cos’è la vitamina K, a cosa serve e dove si trova

Cibi che contengono la vitamina K su sfondo scuro

La vitamina K è uno dei nutrienti essenziali per il nostro organismo; in particolare, è indispensabile per la salute delle ossa e dell’apparato cardiovascolare.

La vitamina K può essere divisa in due principali sottogruppi, ognuno presente in diverse tipologie di cibi:

  • la vitamina K1, che si trova principalmente negli ortaggi a foglia verde;
  • la vitamina K2, prodotta dai batteri intestinali e presente soprattutto negli alimenti di origine animale.

Una volta chiarito che cos’è e quali sono i cibi che contengono la vitamina K, vediamo a cosa serve.

Nello specifico, la funzione della vitamina K1 consiste nel favorire una corretta coagulazione del sangue, mentre la vitamina K2 apporta benefici alle ossa e al cuore.

È importante sottolineare che, sebbene la vitamina K1 rappresenti circa il 75-90% della vitamina K consumata dall’organismo, la vitamina K2 viene utilizzata per il 98% dal cervello, diventando quindi un nutriente indispensabile per la salute umana.

La vitamina K (e, in particolare, la vitamina K2) si trova principalmente nelle carni grasse (si tratta infatti di una vitamina liposolubile), come per esempio le frattaglie, ma anche nel tuorlo d’uovo, nei prodotti lattiero-caseari (ma solo se gli animali vengono nutriti con erba fresca o fieno) e negli alimenti fermentati. La vitamina K2, inoltre, viene prodotta dall’organismo umano attraverso i batteri intestinali.

Cosa succede in caso di carenza di vitamina K: i sintomi

Se la vitamina K è così importante per la salute dell’organismo, è comprensibile che una sua carenza possa provocare diverse problematiche, anche gravi. 

Il principale sintomo di una carenza di vitamina K consiste nel sanguinamento, che può essere di diverso tipo: sottocutaneo ma anche gastrico, nasale o intestinale; in caso di ferite, poi, se la vitamina K non è ai livelli ottimali, diventa più difficile arrestare l’emorragia. 

La vitamina K è essenziale anche nei neonati e, proprio per questo, viene somministrata subito dopo la nascita, direttamente nella struttura dove la donna partorisce, con l’obiettivo di arginare eventuali emorragie. Nei neonati, infatti, più ancora che negli adulti, si registra con frequenza una carenza di vitamina K, sia perché in gravidanza solo una piccola quantità della sostanza viene trasmessa dalla madre al feto, sia perché l’intestino dei piccoli è ancora troppo immaturo per produrla autonomamente nella giusta quantità. La carenza di vitamina K può anche comportare una maggiore fragilità ossea.

Le cause della carenza

Ma quali possono essere le cause di un livello non ottimale di vitamina K nell’organismo?

Innanzitutto una dieta sbagliata, priva di ortaggi a foglia verde e di grassi. Anche la presenza di alcune patologie può comportare una carenza di vitamina K, soprattutto quelle, come per esempio la fibrosi cistica, che limitano il corretto assorbimento dei grassi e, di conseguenza, l’assimilazione di questa sostanza. Infine, l’assunzione di farmaci come alcuni tipi di antibiotici e anticonvulsivanti può determinare un abbassamento del livello di vitamina K nell’organismo.

Per contrastare un’eventuale carenza di vitamina K, in accordo con i professionisti sanitari di riferimento, è possibile assumere un integratore specifico, come Vitamina D3 Vegan + K2. Si tratta di un prodotto adatto ai vegani, privo di glutine e di lattosio, che combina le proprietà della vitamina K2 e della vitamina D per favorire il corretto assorbimento di calcio e fosforo, la salute delle ossa e dei muscoli e il normale funzionamento del sistema immunitario.

Potassio e vitamina K sono la stessa cosa?

Potassio e vitamina K sono la stessa cosa? Alimenti ricchi di potassio, corredati da una lavagnetta con il simbolo K e il numero atomico 19

Infine, cerchiamo di chiarire un dubbio comune a diverse persone: vitamina K e potassio sono la stessa cosa? La domanda nasce da un fraintendimento ortografico: dal momento che nella tavola periodica il simbolo del potassio è la lettera K, si può intendere erroneamente che potassio e vitamina K si equivalgano. In realtà non è così, innanzitutto perché la vitamina K è, appunto, una vitamina, mentre il potassio è un minerale. È vero però che, pur non trattandosi dello stesso composto, vitamina K e potassio sono entrambe sostanze fondamentali per la salute e il benessere dell’organismo.