CONSIGLI PER UNA CORRETTA ESPOSIZIONE AL SOLE

Con l’arrivo della bella stagione, tantissimi cercano di ottenere l’abbronzatura perfetta, che magari riesca ad accompagnarli anche durante i mesi più freddi. Per evitare danni alla pelle e riuscire ad avere un risultato sano e omogeneo è importante però capire come abbronzarsi correttamente. Non basta, infatti, esporsi direttamente al sole, senza prendere nessuna precauzione: anche se l’abbronzatura è la protezione naturale della pelle, un processo che si attiva quando la pelle, esposta al sole, produce melanina per resistervi meglio, non è tuttavia sufficiente per essere davvero al sicuro dai danni del sole. In questo articolo, spiegheremo quali sono i danni che il sole può causare alla pelle se non si applicano correttamente dei filtri protettivi e, quindi, come e ogni quanto mettere la crema solare. Spiegheremo anche come sceglierla, analizzando cosa indica il numero sulla crema solare. Continua a leggere per scoprire come ottenere un’abbronzatura perfetta!

Perché il sole fa male alla pelle?

La luce solare è composta da raggi a diverse lunghezze d’onda: quelli che, superando lo strato di ozono, arrivano sulla Terra sono i raggi UVA e i raggi UVB, amati da chi vuole abbronzarsi ma che, senza un’adeguata protezione, possono diventare estremamente pericolosi: 

  • i raggi UVB sono i principali responsabili dell’abbronzatura, ma hanno un immediato impatto sulla pelle (già nei primi 60 secondi di esposizione); 
  • i raggi UVA favoriscono la produzione di vitamina D, ma sono anche la causa primaria di scottature, rughe e danni al DNA delle cellule epiteliali, ossia quelle che costituiscono lo strato di copertura superficiale degli organi e dei tessuti del nostro corpo. 

I raggi solari non sono un rischio solo quando si è sdraiati in costume in spiaggia; la loro luce, infatti, ha un impatto sulla nostra pelle anche durante le giornate nuvolose, e l’ambiente circostante può accentuarne gli effetti: neve, acqua, erba e superfici come quelle in cemento possono deviare la direzione dei raggi solari causando una “doppia” esposizione.

Persino l’altitudine è un fattore da considerare: infatti, per ogni 1000 piedi di variazione in altezza (circa 300 metri), la potenza delle radiazioni solari aumenta del 4%. Inoltre, sono in grado di penetrare anche attraverso gli occhiali non schermati. Ma allora come abbronzarsi correttamente e in modo sicuro, evitando questi potenziali danni?

Come abbronzarsi correttamente

Per abbronzarsi correttamente e in maniera sicura è importantissimo seguire alcuni semplici accorgimenti che, una volta interiorizzati, sono davvero facili da applicare. Si dovrebbe:

  • esporsi gradualmente al sole, per dare tempo ai melanociti di attivarsi omogeneamente;
  • evitare di esporsi al sole durante i momenti più caldi della giornata;
  • integrare vitamine nell’alimentazione;
  • usare sempre una protezione SPF, specie se si prevede di passare tanto tempo al sole, seguita da un buon doposole.

Come abbronzarsi correttamente?

Specialmente la protezione solare è un elemento chiave, a cui non bisognerebbe mai rinunciare, ma ci sono spesso incomprensioni e dubbi riguardo alla sua applicazione. Cerchiamo di dipanarli insieme, partendo dalle basi: come scegliere la protezione adeguata e cosa indica il numero che è possibile trovare su ogni tipologia di crema solare?

Cosa indica il numero sulla crema solare

Il Fattore di Protezione Solare o SPF è il numero che appare sulle creme solari e indica, per l’appunto, quanto a lungo ci si può esporre al sole prima di bruciarsi. Il tempo di esposizione al sole aumenta di 15, 30 o 50 volte rispetto a quello che normalmente impiegherebbe la pelle per scottarsi, usando rispettivamente un SPF 15, 30 o 50. 

È bene anche sapere che un SPF 10 scherma da circa l’85% dei raggi UV, un SPF 15 ne blocca circa il 95%. Un SPF tra 30 e 50 scherma dal 97 al 98% dei raggi UV e soprattutto prolunga il tempo di esposizione senza incorrere in scottature. Dunque, anche se si utilizza un prodotto SPF 50, esso lascia comunque passare una piccola percentuale di raggi UV nell’epidermide (2-3%), il che spiega perché, a dispetto dell’alta protezione, ci si abbronzi comunque.

Le tempistiche sono estremamente soggettive e influenzate dal proprio fototipo e in generale dalle caratteristiche della propria pelle; per esempio, se ci si arrossa in 10 minuti, un SPF 15 consentirà un’esposizione di 2 ore e mezza, secondo la formula: 10 (minuti, o minima dose eritemigena) x 15 (SPF) = 150 (minuti). 

Come scegliere la crema solare

Dopo aver capito cosa indica il numero sulla crema solare e fermo restando che qualsiasi Fattore di Protezione Solare permette di ottenere un’ottima abbronzatura, come scegliere allora la crema solare? La risposta va ricercata nel proprio fototipo: se una persona con una pelle molto chiara e i capelli biondi o rossi dovrebbe ricorrere a un fattore di protezione estremamente elevato (SPF 50+), chi ha la pelle e i capelli molto scuri può limitarsi a scegliere anche un SPF 10.

Un’ulteriore accortezza va prestata nei confronti dell’indicazioni riportate sulla confezione delle creme solari: non tutte proteggono sia dai raggi UVA sia da quelli UVB, quindi è fondamentale verificare questo aspetto prima di procedere all’acquisto.  

Come mettere la crema solare?

Dopo aver scelto quale crema solare acquistare, attenzione: anche le quantità di prodotto usato sono importanti e influiscono sulla durata della protezione: ma non tutti sanno come mettere la crema solare al meglio per sfruttarne appieno l’efficacia.

Come mettere la crema solare per abbronzarsi correttamente

Un corretto uso dell’SPF prevede anzitutto una dose generosa di prodotto su tutte le zone esposte: secondo un recente studio americano si tende ad applicare solo il 50% del prodotto raccomandato, ricevendo dunque solo la metà del beneficio offerto dalla giusta quantità di protezione.

In generale, vale la regola di applicare 2 mg di crema SPF per ogni cm² del nostro corpo, che corrispondono a due dita di crema solare per il viso, meglio se come ultimo step della skincare mattutina prima del make-up. 

Inoltre, anche l’abbigliamento protegge dai raggi UV, specie se ha una trama fitta, e la maggior parte dei vetri delle finestre protegge dai raggi UVB (ma non dagli UVA, a meno che non sia vetro protettivo UV o vi si applichi una pellicola anti UV).

Come abbronzarsi correttamente: quando e ogni quanto va messa la crema solare

Ogni quanto mettere la crema solare?

Per capire come abbronzarsi correttamente, è importante sapere anche quando e ogni quanto va messa la crema solare durante la giornata. La regola generale dice di applicare un buon prodotto solare almeno 15-20 minuti prima dell’effettivo bagno di sole per permetterne l’ottimale assorbimento, sebbene alcuni filtri siano protettivi fin da subito: infatti se per i filtri solari sintetici è necessaria l’applicazione 20 minuti prima dell’esposizione al sole, i filtri solari minerali sono efficaci appena applicati. Successivamente, è consigliabile mettere nuovamente la crema solare ogni due ore.

Se però ci si bagna o si suda molto, è indicato proteggersi con creme solari resistenti all’acqua (water resistant) i cui filtri consentono una protezione variabile tra 40 e 80 minuti prima di un’ulteriore applicazione del prodotto.

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E se ci si scotta?

Nonostante tutte le precauzioni indicate, può capitare di scottarsi, e questo problema va trattato con cura. Non tutti sanno che la scottatura continua a svilupparsi nelle immediate 12-24 ore dopo l’inizio del fenomeno e che i prodotti solo idratanti intrappolano il calore e causano un ulteriore aumento del danno. Meglio applicare subito dell’acqua fresca (non ghiacciata, che causerebbe uno shock termico) seguita da un buon doposole a base di componenti naturali antinfiammatorie come l’aloe vera.